Monte San Primo dalla Colma di Sormano

Monte San Primo dalla Colma di Sormano

Panoramica escursione dalla Colma di Sormano al Monte San Primo, principale cima del Triangolo Lariano, con splendida vista su buona parte del Lago di Como e le montagne circostanti. Andata seguendo la dorsale che raggiunge i monti Cornet, Ponciv e Cima del Costone prima del San Primo e ritorno seguendo la via più comoda.

Lago di Como dal Monte San Primo
Il Lago di Como

La traccia è stata in parte rilevata direttamente e in parte disegnata manualmente e potrebbe presentare imperfezioni e/o inesattezze.

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE



DESCRIZIONE:

Siamo alla Colma di Sormano (q. 1124 m.), valico posto al centro del Triangolo Lariano sulla sommità del famoso “muro di Sormano” tanto caro ai ciclisti.

Lasciamo l’auto in uno dei parcheggi (a pagamento) e raggiungiamo il piccolo Osservatorio Astronomico posto sul passo.
Il Monte San Primo è già davanti a noi con l’area sommitale della cresta imbiancata dalla neve caduta alcuni giorni prima.
Affacciandosi verso est ben si notano i Corni di Canzo e il Resegone emergere dalle nubi che coprono il fondovalle e la pianura.
Quassù la giornata è invece piuttosto bella.

Resegone e Corni di Canzo dalla Colma di Sormano
Resegone e Corni di Canzo

Imbocchiamo la strada sterrata (Dorsale del Triangolo Lariano) che parte vicino al Bar Ristorante in direzione del Monte San Primo inoltrandoci nel bosco per uscirne dopo una ventina di minuti in corrispondenza della Colma del Bosco (q. 1233 m.) con vista sulla nostra meta.

Qui non consideriamo sia le indicazioni per il Rifugio Alpetto di Torno (nord) che quelle per il Monte San Primo (stradello a nord-est da cui torneremo al ritorno) ma saliamo a destra (est) per prati lungo la massima pendenza fino ad un ampio dosso erboso e, dopo una breve discesa, sulla sommità del Monte Cornet (q. 1315 m.).
Man mano che guadagnavamo quota il panorama si faceva via via più esteso: ad oriente le Grigne, più a nord il Legnone, dal lato opposto, lontano e a sinistra del Monte San Primo, il Monte Rosa.

Grigne
Le Grigne
Monte San Primo e Monte Rosa
Monte San Primo e, a sinistra, il Monte Rosa

Poi è il turno di una fetta sempre più ampia delle acque del Lario e delle montagne a nord di esso.

Scendiamo all’Alpe Spessola (q. 1237 m.) dove una lapide di alcuni decenni fa cita una “carica di 25 mucche”.

Alpe Spessola
Alpe Spessola

Anche in questo caso non seguiamo lo stradello per il Monte San Primo ma riprendiamo a salire lungo l’ampia dorsale prativa passando presso un paio di bacini d’acqua.

laghetto e Cima del Costone
Laghetto e Cima del Costone

Raggiungiamo così la cima del Monte Ponciv (q. 1453 m.) su cui è posizionato un ripetitore televisivo.
Ormai vediamo quasi completamente le montagne che circondano il lago e ben oltre, fino al territorio svizzero.

Si nota tutta la dorsale che collega il Ponciv al Monte San Primo. La seguiremo tutta.

cresta orientale Monte San Primo
La vista dal Monte Ponciv verso il Monte San Primo

Una breve discesa ci porta alla Bocchetta di Terrabiotta dove incrociamo il sentiero per il Parco San Primo (Segnavia 1 – Dorsale del Triangolo Lariano) e ancora il tracciato più semplice ma meno panoramico per il Monte San Primo.
Noi procediamo per il sentiero di cresta n. 39 salendo ripidamente ad un ripetitore e alla stazione di arrivo di un vecchio impianto di risalita.

Il pendio inizia ad essere ricoperto da un po’ di neve.

Accompagnati da una vista superba verso il grande lago dalla forma a Y rovesciata, procediamo il nostro cammino sulla cresta che diviene meno ampia.
Al boscoso lato settentrionale si contrappone lo spoglio versante meridionale.

cresta orientale Monte San Primo neve
Lungo la cresta verso Cima del Costone

Con un tratto in saliscendi superiamo la Cima del Costone (q. 1611 m.) portandoci ai piedi della salita finale dove ci colleghiamo al classico sentiero per la vetta del Monte San Primo (q. 1682 m.) che raggiungiamo in breve tempo.

Monte San Primo
La salita finale per il Monte San Primo

C’è un po’ di gente quassù pervenuta dai vari versanti.
Oltre a tutte le cime del Triangolo Lariano, si vede anche buona parte del ramo comasco del lago, il Monte Generoso e numerose vette delle Alpi Pennine tra cui, per la sua grandiosità, il gruppo del Monte Rosa è solo il più riconoscibile.
Volgendo lo sguardo verso nord, in senso orario si ammirano le Alpi Lepontine poi parte delle Retiche e delle Orobie.
Continuando oltre le Grigne nella nostra rotazione visiva a 360°, nelle giornate limpide si può vedere anche gran parte dell’Appennino settentrionale e dell’arco alpino occidentale.

Monte Generoso da Monte San Primo
Il Monte Generoso sovrastato da una piccola fetta di Alpi Pennine
Lago di Como da Monte San Primo
Porzione del Lago di Como dal Monte San Primo

Per il ritorno utilizzeremo la classica via di collegamento fra il Monte San Primo e la Colma di Sormano, indicata anche dalla segnaletica verticale.
Così iniziamo a scendere per sentiero, inizialmente sconnesso, che presto si allarga in un’ampia mulattiera che taglia il versante meridionale della Cima del Costone.

mulattiera Monte San Primo Colma di Sormano
Lungo la mulattiera sotto la Cima del Costone

Raggiunta la Bocchetta di Terrabiotta, continuiamo la discesa per l’erbosa mulattiera arrivando al fabbricato dell’Alpe di Terrabiotta.

Superiamo un paio di tornanti per poi toccare ancora una volta la dorsale percorsa all’andata, in corrispondenza dell’Alpe Spessola.

mulattiera Monte San Primo Colma di Sormano - Alpe Spessola
Incrocio all’Alpe Spessola

Evitiamo la salita al Monte Cornet e continuiamo lungo la strada sterrata seguendo le indicazioni per la Colma di Sormano.

Giunti alla Colma del Bosco, percorriamo lo stradello nel bosco percorso all’andata ritornando alla Colma di Sormano.

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nel Novembre 2019
  • Durata*: 3h50′ (escluso pausa pranzo)
  • Tempi progressivi*: Colma di Sormano – Colma del Bosco (20′) – Monte Cornet – Alpe Spessola (1h05′) – Monte Ponciv – Bocchetta di Terrabiotta (1h35′) – Cima del Costone – Monte San Primo (2h25′) – Bocchetta di Terrabiotta – Alpe Spessola (3h10′) – Colma del Bosco (3h30′) – Colma di Sormano (3h50′)
  • *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco integrata, quando assente, da quanto da me impiegato.
  • Dislivello: +700 m./ -700 m.
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Carta escursionistica: Global Map – Lago di Como – 1:35000; Kompass – Lago di Como, Lago di Lugano – 1:50000
  • Accesso: Da Milano, Monza e anche da Como procedere per Erba, Canzo, Sormano per poi salire alla Colma di Sormano;
    da Lecco raggiungere Cesana Brianza poi Canzo, Sormano e salire alla Colma di Sormano.
  • Trasporti pubblici: Da Milano in treno fino ad Asso (https://www.trenord.it/linee-e-orari/circolazione/orario-ferroviario/) poi bus fino a Sormano (linea C37); da Como e Lecco utilizzare i bus per Erba o Asso (linea C40 e C49) poi bus Asso-Sormano (linea C37). (http://www.asfautolinee.it/it/orari-rete-extraurbana).
    Da Sormano si può salire direttamente alla Colma del Bosco senza allungare il percorso ma con oltre 200 metri di dislivello in più.

COMMENTI E NOTE:

  • Escursione estremamente panoramica, soprattutto all’andata. Meglio affrontarlo in una giornata con buona visibilità per godere delle splendide vedute.
  • L’itinerario non ha particolari difficoltà se non qualche salita ripida sempre all’andata.
  • L’unico modo per semplificare l’itinerario, partendo sempre dalla Colma di Sormano, è percorrere anche all’andata il tragitto descritto per il ritorno, seppur meno panoramico.

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