L’Elettroterapia

Come suggerito dal nome, è quella gamma di trattamenti che utilizzano la corrente elettrica a scopo terapeutico. Possono distinguersi al suo interno diverse categorie di strumenti e terapie, i cui diversi effetti possono essere antalgico, eccitomotorio, antinfiammatorio:

  • Elettroterapia diadinamica: trattamento a correnti unidirezionali con frequenze comprese tra 50Hz e 100Hz. Effetto antalgico, rilassante o eccitomotorio (stimolazione muscolare).
  • TENS: trattamento a frequenze rientranti in una forbice compresa tra valori inferiori a 10Hz e oltre i 50Hz. Effetto principalmente antalgico.
  • Elettrostimolazione muscolare: trattamento che sfrutta la corrente elettrica per generare contrazioni muscolari. L’elettrostimolazione può essere: triangolare, rettangolare o esponenziale. Il suo utilizzo è dedicato principalmente al recupero muscolare post-infortunio o in via preventiva, al rafforzamento di distretti muscolari che generano scompensi.
  • Ionoforesi: trattamento con corrente continua unidirezionale utilizzato per favorire l’introduzione di farmaci nelle specifiche zone di intervento, riducendo i potenziali effetti collaterali del farmaco stesso ed aumentando i tempi di rilascio. L’effetto è di tipo antalgico.

Come si svolge la visita

Durante la seduta di elettroterapia antalgica si applicano gli elettrodi nella zona da trattare e si accende l’apparecchiatura che eroga segnali che possono essere percepiti come un formicolio. Solitamente le sessioni di lavoro vanno dai 15 ai 40 minuti. Nel caso di muscoli denervati, il terapista applica l’elettrodo su di un punto chiamato il “punto motore del muscolo”, che distribuirà l’impulso a tutta la massa muscolare. In questo caso, le fibre muscolari si affaticano rapidamente, quindi le sedute hanno in genere durata massima di 15 minuti.

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